Corso di aggiornamento/formazione Un percorso alla scoperta dell’archeologia e delle sue tecniche, per stimolare la sensibilità di docenti e studenti nei confronti dell’antichità, con una particolare attenzione ai materiali del…

Corso di aggiornamento/formazione Fonte inesauribile di informazioni sugli antichi, l’epigrafia rimane tuttavia una disciplina per lo più preclusa agli studenti di liceo. Le iscrizioni permettono tuttavia un contatto diretto con…

Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento Nell’ambito dell’ alternanza scuola lavoro gli studenti collaboreranno con le professionalità scientifiche del Museo alla progettazione e realizzazione di strumenti didattici destinati al…

Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento Agli studenti vengono proposte attività di promozione e valorizzazione museale attraverso l’uso del web e dei social media. I ragazzi dovranno avere la…

Scopo delle attività proposte è stimolare interesse e curiosità verso una classe di reperti spesso poco conosciuti: le epigrafi. Sulla base delle competenze e abilità degli studenti, si ricostruiranno le parole e, quindi, le storie degli oggetti esposti, dal momento della loro realizzazione alla loro trasformazione in “pezzi da museo”.

All’inseguimento di Prisca i bambini incontreranno le sculture, i rilievi e le iscrizioni disseminati negli spazi del Museo e nel grandioso chiostro di Michelangelo incontrando animali grandi e piccoli, creature fantastiche, senatori e personaggi storici.

Collezionare statue, trasformarle e gloriarsene: è possibile spiegare in poche parole la passione del collezionismo delle famiglie aristocratiche romane?

Nel mondo figurativo di Dioniso, Afrodite ed Eros, la fantasia creativa degli artisti evoca emozioni e piaceri dei sensi, invitando a godere la bellezza della vita in accordo con gli insegnamenti dei filosofi di epoca ellenistica. Per la partecipazione sarà necessario concordare  le modalità con il personale del Servizio Educativo.

Alcune sculture, dalle pose particolarmente dinamiche ed espressive, devono alla consuetudine degli antichi con il teatro la finezza dell’indagine psicologica e la sensibilità per il linguaggio del corpo.

Nel “tempio delle Muse” interroghiamo i ritratti dei filosofi, da Socrate, Epicuro e Diogene fino agli imperatori romani che ne imitarono l’iconografia, per riflettere sui canoni estetici e i valori etici comunicati dalle loro immagini.