Dance Constructions a Palazzo Altemps
Roma, 00186 Italia
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L’iconica opera di Simone Forti torna a Roma per dialogare con i capolavori dell’arte antica
Roller Boxes (1960), Censor (1961), Platforms (1961), Slant Board (1961), Huddle (1961)
In collaborazione con l’Accademia Nazionale di Danza
A cura di Sarah Swenson
ven 14 giugno alle ore 13:00, 16:00, 18:00
ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria al link simonefortidance.eventbrite.it
in collaborazione con Festa della Danza di Roma – II edizione
sab 15 giugno alle ore 13:00, 16:00, 18:00
dom 16 giugno ore 11:00, 13:00, 15:00
in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia
Dal 4 al 13 giugno le prove si svolgeranno nelle sale museali e saranno aperte al pubblico
Il primo lavoro dell’artista Simone Forti, Dance Constructions (1960 & 1961), rompeva le convenzioni della danza e dell’arte, nell’originale coesistenza di scultura e movimento. Ciò che allora fu considerato rivoluzionario, oggi è un classico dell’era postmoderna.
Negli anni Sessanta le nove Dance Constructions di Forti e le semplici azioni quotidiane che le caratterizzavano influenzarono profondamente la scena artistica di New York City. Dopo circa un anno da quella prima esperienza alcuni artisti avviarono pratiche creative furiosamente radicali che, nella danza, si concretizzarono in particolare nell’esperienza del Judson Dance Theater– e Forti fu la catalizzatrice.
Ora le Dance Constructions tornano a Roma da quando, nel 1968, furono proposte per la prima volta alla Galleria L’Attico di Fabio Sargentini. Le sculture post-moderne e minimaliste ideate da Forti saranno ospitate nei magnifici ambienti di Palazzo Altemps, poste in dialogo con gli spazi e le opere antiche custodite, in una giustapposizione interessante e provocatoria. L’evento, frutto dell’inedita collaborazione fra il Museo Nazionale Romano e l’Accademia Nazionale di Danza, presenta cinque Dance Constructions curate e insegnate da Sarah Swenson, e danzate dalle studentesse del 1° Biennio compositivo della Scuola di coreografia.
Simone Forti
Nata a Firenze nel 1935, Forti emigra con la sua famiglia negli Stati Uniti nel 1939 per sfuggire alle leggi razziali promulgate dal regime fascista, stabilendosi a Los Angeles. A San Francisco incontra Anna Halprin, una delle pioniere della danza post-moderna, che stava esplorando i concetti di improvvisazione nel movimento. I corsi di Halprin, che Forti segue per quattro anni, influenzano profondamente il suo percorso artistico. Trasferitasi a New York City con il suo primo marito, lo scultore Robert Morris.
Con altri innovatori del suo tempo, come Steve Paxton, Yvonne Rainer, Robert Rauschenberg, Trisha Brown e altri, entra in contatto con le pratiche compositive di John Cage e con la sua sperimentazione sull’uso del concetto aleatorio del “caso” quale strumento di creazione artistica. Forti fu anche influenzata dal giapponese Gruppo Gutai, e dalla loro indagine sul “tempo vissuto” e sull’idea che una singola azione potrebbe costituire un’opera d’arte.
Il lavoro anti-virtuosistico di Forti ha influenzato notevolmente il mondo postmoderno della danza, della musica, delle arti visive, degli avvenimenti, del film e video, della letteratura, della poesia e del teatro, e continua a farlo con le successive generazioni di artisti.
Simone Forti ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera da La Biennale di Venezia. Biennale Danza 2023.
Artista multidisciplinare che sfugge alle classificazioni, Forti si autodefinisce «artista del movimento». Autrice di numerosi libri di prosa e di poesia, il suo lavoro abbraccia film e video, improvvisazione del movimento, suono, disegni, collage, fotografia, scrittura e multimedialità.
Performers:
Federica Pia Anzalone, Sara Azzu, Claudia Bellomo, Wenqing Li, Rebecca Pianese, Martina Tordiglione, Jiayuan Wang, Xiaojie Wen, Shiya Zhang, Ziying Zhang.
A cura di:
Sarah Swenson
Ideazione oggetti e movimento:
Simone Forti
Realizzazione e montaggio oggetti:
Laboratorio Linfa di Luigi Cuppone
Referente del Progetto per l’Accademia Nazionale di Danza:
Maria Grazia Grosso, Coordinatrice Scuola di coreografia Accademia Nazionale di Danza
Si ringraziano:
Natalia Gozzano, docente di Storia dell’arte, Accademia Nazionale di Danza
Brian Block, specialista della raccolta, Dipartimento Media e Spettacolo MoMA
Fabio Sargentini e La galleria L’Attico
Photo credit:
L’Attico: Simone Forti, Slant Board, Danze Costruzioni, prima europea, 1968. Courtesy Fabio Sargentini – Archivio L’Attico