La creazione e l’evoluzione della scrittura può essere seguita dai documenti più antichi (tre dei quali presenti in copie in scala 1:1: la coppa di Eulin, la Fibula Prenestina e il cippo del Lapis Niger), caratterizzati dall’andamento “retrogrado” della scrittura, ossia da destra e sinistra come nella lamina di Lavinio e nel cippo dell’Acquoria, e da caratteri ancora in evoluzione, come nel Lapis Satricanus. Nel III secolo a.C. Roma esercita il suo potere sui territori conquistati: la scrittura si diffonde e prosegue il suo cammino pur manifestando ancora cospicue differenze rispetto alle eleganti iscrizioni dell’età imperiale, come è evidente nelle dediche al dio Esculapio provenienti dall’Isola Tiberina. Ancora diffuso è il ricorso al travertino e alle pietre locali, come il calcare della corona di Praeneste o il peperino della piccola base da Ardea.
Segno e parola: nascita ed evoluzione della scrittura nel mondo romano
Le sale 2 e 3 del Museo della Comunicazione Scritta dei Romani permettono di attraversare in pochi passi cinque secoli di storia, dalla fondazione di Roma nell’VIII secolo a.C., fino al momento della sua espansione, nel III-II secolo a.C.