Museo dell’Arte Salvata
Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano
Via Giuseppe Romita, 8 – Roma
Temporaneamente chiuso al pubblico per i lavori di Riqualificazione urbana di piazza dei Cinquecento e delle aree adiacenti nel quadro del Programma degli interventi essenziali ed indifferibili nella città di Roma in preparazione del Giubileo 2025
Il Museo dell’Arte Salvata è temporaneamente chiuso a causa dei lavori di Riqualificazione urbana di piazza dei Cinquecento e delle aree adiacenti nel quadro del Programma degli interventi essenziali ed indifferibili nella città di Roma in preparazione del Giubileo 2025.
L’intervento è relativo a Piazza dei Cinquecento e riguarda il rapporto tra la Stazione Termini, le Mura Serviane, ed il Museo Nazionale Romano nelle sedi di Terme di Diocleziano e di Palazzo Massimo, con particolare attenzione alla Piazza della Repubblica e all’area antistante al Museo dell’Arte Salvata.
E’ prevista la pedonalizzazione del piazzale antistante il Museo, la pedonalizzazione totale di via Romita e parziale di un tratto di via Cernaia, la riorganizzazione dello spazio pubblico, con particolare attenzione alla riqualificazione del verde e la valorizzazione mediante un nuovo assetto dell’illuminazione pubblica.
I lavori prevedono lo smontaggio temporaneo dei marciapiedi di via Parigi, via Romita e del piazzale antistante, il che rende il Museo temporaneamente inaccessibile alla pubblica fruizione.
Fonte: Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 giugno 2023 | Allegato 1.1 Programma dettagliato degli interventi
Opere d’arte trafugate, disperse, vendute o esportate illegalmente e poi, finalmente, riportate a casa, per ricucire quel tassello rubato alla storia e al patrimonio nazionale.
Fatto salvo il principio che ogni opera debba tornare al suo territorio di provenienza, il Museo dell’Arte Salvata vuole essere un luogo dove questi beni potranno transitare ed essere esposti al pubblico per un periodo di tempo delimitato.
Le restituzioni dovute alla diplomazia culturale o a seguito delle indagini del Comando Carabinieri TPC e del lavoro dei Caschi blu della cultura, il ritrovamento tra le macerie dei terremoti e in seguito agli interventi in caso di calamità naturali e conflitti, i salvataggi grazie ai grandi restauri, senza contare i recuperi fortuiti di antichità o dovuti agli scavi di emergenza per lavori pubblici e privati, i capolavori restaurati dall’Istituto Centrale per il Restauro (ICR): tutte queste opere d’arte troveranno nel Museo dell’Arte Salvata un approdo per un periodo durante il quale saranno esposte al pubblico prima di essere ricollocate nei musei di appartenenza.
L’allestimento del nuovo Museo, composto da teche e pannelli modulabili a seconda delle necessità delle opere, permetterà ogni volta di cambiare la disposizione all’interno dell’Aula che diventerà uno spazio espositivo ad hoc per accogliere sempre nuovi tesori rendendoli fruibili dal grande pubblico. L’incessante recupero di opere d’arte permetterà un turnover regolare: mentre i pezzi esposti saranno collocati nei musei di pertinenza, nuove opere recuperate saranno esposte al fine di rendere continuo l’aggiornamento sul magistrale lavoro di recupero costantemente in corso.