Ringraziamenti

Il Museo Nazionale Romano ringrazia di cuore i mecenati che con grande liberalità hanno offerto il loro contributo:

Assitec 2000 s.r.l.

Ha sostenuto il Restauro del rilievo di Tamesius Olympius AugentiusTerme di Diocleziano,
progetto classificatosi nel 2019 nella top ten del Concorso “Progetto Art Bonus dell’anno”.

Il rilievo, in marmo bianco a grana fine (inv. n. 662; alt. 54 cm; lungh. 227 cm; spess. 35 cm), rinvenuto a Roma in via di San Claudio nel 1867 e attualmente collocato nell’Aula X delle Terme di Diocleziano, si data alla fine del IV secolo d.C. Fratturato in tre parti, presenta numerose scheggiature sulla fronte, sulle mensole e nella parte superiore; mancano, a partire da sinistra, le prime due colonne, la quinta e la sesta. Sulla fronte il rilievo presenta un portichetto sorretto da colonne poggianti su mensole lisce e articolato sul fondo in sette nicchie, inquadrate da lesene. Sul lato opposto, all’interno di una tabula ansata, è incisa un’iscrizione sacra posta da Tamesius Olimpius Augentius, il cui testo, in metrica, ricorda le benemerenze del dedicante per la celebrazione del culto di Mitra: egli infatti edificò a proprie spese, senza gravare sulle finanze della città, delle grotte per il culto. Le sette nicchie del rilievo sembrano fare riferimento agli altrettanti gradi iniziatici del culto di Mitra; la nicchia centrale, in maggior risalto per la posizione e per la decorazione, era probabilmente destinata a ospitare l’ultimo grado, quello di Pater. Ciascuna delle sette nicchie presenta al centro del piano un foro per perno, forse destinato in origine a fissare altrettante immagini connesse ai diversi gradi di iniziazione del culto. Il pezzo trova al momento un unico confronto nel mosaico del Mitreo delle Sette Porte a Ostia, nel quale è rappresentato un analogo prospetto architettonico scandito da sette aperture.

Il rilievo necessita di un restauro conservativo: oltre alle fratture esistenti, si rilevano diffusi depositi superficiali, macchie da percolazione, tracce di ossidazioni ferrose, derivanti da perni inseriti in passato, e residui di pregressi risarcimenti di lacune in malta cementizia. L’intervento prevede la rimozione delle precedenti integrazioni, l’espianto di perni, una accurata pulitura, l’assemblaggio dei frammenti esistenti, l’integrazione di eventuali lacune strutturali e la riequilibratura cromatica d’assieme.

Per approfondire, consultare la pagina dedicata al Museo Nazionale Romano sul sito Artbonus

BNL BNP Paribas

Ha finanziato il progetto Opere d’Arte in Archivio: un progetto di digitalizzazione dell’Archivio Storico a Palazzo Altemps.

L’Archivio Storico conservato a Palazzo Altemps è il frutto di un articolato e complesso lavoro di raccolta, sistemazione e inventariazione di tutto il materiale documentario dell’originaria Sopraintendenza agli Scavi e monumenti della provincia di Roma, dalla sua fondazione nel 1870 fino alla cd. Riforma Franceschini del 2016, quando il Museo Nazionale Romano è diventato un istituto autonomo. Tra le serie presenti nell’Archivio Storico ci sono molti documenti relativi al Museo Nazionale Romano, istituito nel 1889 nella sede storica delle Terme di Diocleziano, comprendendo anche le antichità del Museo Kircheriano, per conservare ed esporre il materiale venuto in luce durante i grandi lavori per l’ampliamento della città dopo il 1870 ed includendo in seguito il materiale proveniente dalle ricerche archeologiche e dai ritrovamenti fortuiti avvenuti nel territorio comunale di Roma.

Recentemente sono confluite nell’Archivio Storico la Serie “Opere d’Arte”, comprendente circa 750 fascicoli contenenti la documentazione relativa a singole opere che fanno parte o hanno fatto parte delle collezioni del Museo Nazionale Romano, e la Serie “Consegne in Deposito Temporaneo”, che consiste in 118 fascicoli relativi alle opere del Museo che sono state consegnate in deposito o cedute presso altri enti o istituti di cultura in Italia o all’estero. Entrambe le serie sono estremamente importanti per la storia delle collezioni del Museo e sono intrinsecamente correlate con i dati sulle opere consultabili sulla piattaforma “MNR Digitale – Collezioni e Archivi” (mnrdigitale.cultura.gov.it), permettendo di approfondirne aspetti relativi alla provenienza e alla storia collezionistica. Si tratta di circa 6 metri lineari per un totale stimato di circa 18.000 fogli.

Di recente recupero e immissione nell’Archivio Storico è anche l’ottocentesco Giornale degli oggetti rinvenuti negli scavi fatti al Foro Romano, Palatino, Castel S. Angelo, Settizonio, Santa Francesca Romana, Monumento a Vittorio Emanuele II, Ferrovia di Trastevere, relativo a molte delle prime opere entrate nelle collezioni del Museo Nazionale Romano.

Il progetto prevede una digitalizzazione conservativa delle due serie documentali e del Giornale sopra menzionati, adottando tecniche e attrezzature specifiche finalizzate a tutelare da qualsivoglia danneggiamento l’originale. Le immagini prodotte saranno infatti di tipo “conservativo” ovvero immagini ad alta risoluzione, non utilizzate per la consultazione, ma conservate e utilizzate qualora specifiche richieste implichino l’uso di immagini lossless. Oltre ai file conservativi TIF, saranno generati sotto-campionamenti JPEG conformi e un file PDF multipagina per ciascun fascicolo, sottoposti ad elaborazione OCR, che saranno messi a disposizione degli utenti per la consultazione.

Per approfondire, consultare la pagina dedicata al Museo Nazionale Romano sul sito Artbonus

Grazie alla vostra generosità possiamo continuare a conservare le nostre opere e a migliorare la nostra offerta culturale.