La collezione Boncompagni Ludovisi, la più celebre tra le raccolte di scultura antica esposte nel Museo, compie 400 anni
Per celebrare questo importante compleanno della Collezione abbiamo voluto raccogliere alcuni dei capolavori che ne fanno parte in una Galleria del tutto speciale, che ci permetterà di mostrarveli e raccontarveli “da vicino”, come forse non li avete mai visti, nella consapevolezza che guardare un’opera d’arte in una prospettiva inedita equivale ad incontrarla per la prima volta, nella luce vibrante di una scoperta sempre nuova.
Ludovico Ludovisi era inebriato dal potere; da quando suo zio Alessandro era stato eletto papa con il nome di Gregorio XV, nel febbraio del 1621, gli incarichi di prestigio si erano susseguiti uno dopo l’altro: pochi giorni dopo era già stato nominato cardinale e, in meno di un mese, aveva ricevuto l’incarico di Sovrintendente dello Stato della Chiesa, ottenendo, in sostanza, i pieni poteri nel governo pontificio. Consolidare il proprio prestigio, e quello della sua famiglia, era dunque una necessità inderogabile per quest’uomo potente e ambizioso.
Fu quindi a partire dal 1621, e fino al 1623, che il cardinale Ludovisi si dedicò con energia alla creazione della sua grandiosa villa di città sulla cima del Quirinale. In quello spazio, e nel suo immenso giardino, l’espressione della sua magnificenza sarebbe stata ulteriormente celebrata grazie alla ricchissima collezione di antichità: sculture straordinarie, ottenute da acquisti e donazioni di collezioni preesistenti (Cesi, Colonna, Altemps), ma anche emerse durante la costruzione della villa stessa e affidate alle cure dei maggiori scultori del suo tempo (Gian Lorenzo Bernini, Alessandro Algardi e Ippolito Buzzi), che, “completandole”, avrebbero restituito quella perfezione che il tempo aveva loro sottratto. Alla morte del cardinale, la collezione, raccolta con tanta frenetica passione, passò prima al fratello, quindi, al nipote e, ancora, attraverso vari passaggi a Gregorio Boncompagni che, avendo sposato l’ultima discendente della famiglia Ludovisi, diede vita alla nuova casata Boncompagni Ludovisi. Quando alla fine dell’Ottocento, l’area della villa con il suo celebre giardino fu venduta per dare spazio a un intero nuovo quartiere, 104 sculture furono acquisite dallo Stato per confluire nel Museo Nazionale Romano che ora le conserva a Palazzo Altemps.
Oggi quella collezione compie 400 anni.