Il Museo

Il Museo racconta e conserva al suo interno le tracce delle strutture, degli edifici e dei monumenti che si susseguirono in questa area nel corso di duemila anni. L’isolato, compreso tra via delle Botteghe Oscure, via Caetani, Via dei Delfini e via dei Polacchi, si trasforma in un racconto, anche verticale, che si sviluppa nell’edificio stesso del Museo, a partire dai sotterranei con i resti del portico del Teatro di Balbo e della Porticus Minucia Frumentaria, proseguendo lungo i diversi piani attraverso i complessi fortificati e le abitazioni altomedievali e medievali dei mercanti, fino a giungere all’età moderna, con il dormitorio seicentesco del monastero di Santa Caterina, in cui sono state ricavate le sale museali.

In una significativa e straordinaria  continuità, i reperti provenienti dallo scavo archeologico raccontano la vita quotidiana delle persone che in quei luoghi hanno abitato e vissuto nel corso dei secoli. Il percorso espositivo si snoda attraverso la storia e l’archeologia del luogo, dall’età romana al XX secolo, ripercorrendo le affascinanti trasformazioni del paesaggio urbano attraverso i secoli. I cambiamenti sociali, culturali e delle condizioni di vita della città di Roma e dei suoi abitanti, tra il V e il IX secolo d.C., sono narrati attraverso gli oggetti restituiti non solo dalle indagini archeologiche condotte nell’esedra della Crypta Balbi, ma anche provenienti da altri siti della città. Reperti eccezionali, che ci restituiscono l’immagine di una città vivace, produttiva e ancora centro delle principali rotte commerciali del Mediterraneo.

Storia di un contesto urbano

Dopo l’abbandono dei monumenti romani, compare una nuova città: strade, fortificazioni, monasteri, chiese. Le case dei mercanti si trasformano nelle signorili abitazioni di via delle Botteghe Oscure e nel dormitorio del monastero di Santa Caterina dei Funari.

Produzioni

Ancora oggi, nei nomi delle strade e delle piazze, si conserva il ricordo delle tante attività produttive che per secoli animarono questa zona della città: botteghe che lavoravano i metalli e il vetro, che cuocevano i marmi per ricavarne calce, produttori di panni e funi.

Roma nell’Alto Medio Evo

Alla fine dell’antichità lo sforzo delle classi dirigenti di conservare il decoro e i servizi della città si scontra con la crescente crisi istituzionale, economica e militare dell’Impero Romano. La città si spopola a causa di carestie, terremoti e alluvioni che si susseguono nel corso del tempo; la capitale dell’Impero romano deve riorganizzare la sua economia e il suo spazio urbano. La Roma altomedievale è una città molto diversa da quella imperiale, ma conserverà sempre una sua dignità e un livello economico elevato, grazie alle presenze del papato. Questi diversi aspetti della vita cittadina vengono sapientemente raccontati dai reperti e da ricostruzioni grafiche e plastici.