Nell’antica Grecia l’agone era una competizione tra più sfidanti che si cimentavano in particolari prove di logica, intelletto, politica, attività fisica, musica. In particolare gli agoni ginnici consistevano in pubbliche manifestazioni sportive dove gli atleti si sfidavano in giochi e gare che consentivano di mettere in risalto le proprie qualità fisiche. Recepita anche a Roma, in età imperiale la pratica agonistica era declinata anche nelle sfide che prendevano posto nel circo con le corse dei carri condotti dagli aurighi. Nelle sale di Palazzo Massimo è possibile ammirare numerose opere ispirate a questo tipo di competizione, particolarmente apprezzata nell’Urbe e che ebbe una forte eco anche nell’espressione artistica dell’epoca. Gli aurighi romani gareggiavano per quattro diverse fazioni, identificate dai colori rosso, verde, blu e bianco delle loro casacche, come mostrano quattro emblemata in mosaico provenienti dalla villa di Baccano sulla via Cassia e il pannello in opus sectile parietale che si conservava nella grande aula della residenza privata del console Giunio Basso sull’Esquilino. Alcuni di loro, particolarmente abili e vincitori di numerose gare, dedicarono il proprio ritratto ad Ercole – eroe al quale l’atleta assimilava se stesso e le proprie imprese – in un sacello posto negli Horti Caesaris lungo la via Portuense. Ma non era solo l’ambito cultuale ad accogliere ritratti di aurighi: questi dovevano essere esposti anche in luoghi pubblici, a commemorazione di gare e vittorie e, verosimilmente, anche sui monumenti funerari di coloro che in vita avevano ottenuto onori e fama, come nel caso del Frammento di rilievo con auriga vincitore.
Erma di Auriga
Busto in marmo lunense, erma moderna in marmo africano
30-70 d.C.
H busto 36 cm, h erma 150 cm
Roma, via Portuense, area degli Horti Caesaris
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Primo, Sala I
inv. 290
Erma di Auriga
Busto in marmo bianco, erma in bardiglio
59-64 d.C.
H busto 38 cm, h erma 183 cm
Roma, via Portuense, area degli Horti Caesaris
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Primo, Sala I
inv. 281
Erma di Auriga
Busto in marmo lunense, erma in bigio
età neroniana (54-68) d.C.
H busto 38 cm, h erma 155 cm
Roma, via Portuense, area degli Horti Caesaris
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Primo, Sala I
inv. 310
Erma di Auriga
Busto in marmo lunense, erma moderna in marmo africano
età domizianea (81-96 d.C.)
H busto 38 cm, h erma 151 cm
Roma, via Portuense, area degli Horti Caesaris
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Primo, Sala I
inv. 276
Erma di Auriga
Busto in marmo lunense, erma in bardiglio
110 d.C. ca.
H busto 40 cm, h erma 138 cm
Roma, via Portuense, area degli Horti Caesaris
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Primo, Sala I
inv. 287
Erma di Auriga
Busto in marmo lunense, erma in bardiglio
110-117 d.C.
H busto 41 cm, h erma 136 cm
Roma, via Portuense, area degli Horti Caesaris
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Primo, Sala I
inv. 317
Erma di Auriga
Busto in marmo lunense, erma in africano
120-130 d.C.
H busto 35 cm, h erma 153 cm
Roma, via Portuense, area degli Horti Caesaris
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Primo, Sala I
inv. 301
Frammento di rilievo con auriga vincitore
Marmo
età tetrarchica (286-306 d.C.)
51x123x14 cm
Provenienza ignota
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Primo, Sala XIV
inv. 2001757
Emblemata con aurighi del circo
Calcari locali e marmi policromi (rosso antico, giallo antico, portasanta)
fine II inizio III secolo d.C.
52 x 52 cm ca.
Bosco di Baccano (RM) tra il XVI e XVII miglio della via Cassia
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Secondo, Sala IX
inv. 1247a-d
Pannello con scena di circo
Opus sectile: marmi (porfido verde di Grecia, verde rana fibroso, porfido Vitelli, pietra nefritica, gabbro verde, giallo antico, palombino); vetro cammeo; vetro incolore con foglia d’oro; vetri monocromi, madreperla.
IV secolo d.C.
59x111x15 cm
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Secondo, Sala XI
inv. 375831