La perfezione anatomica dell’atleta antico
Nelle opere esposte a Palazzo Massimo numerose sono quelle che incarnano le virtù intellettuali e fisiche dell’atleta: la tensione verso la perfezione anatomica, la ricerca della vittoria e dell’eccellenza come dono da dedicare agli dei, l’espressione di qualità quasi divine. Il termine “ginnastica”, inteso come cura ed esercizio del corpo, deriva in effetti proprio dal greco “gymnos”, nudo, con riferimento all’atleta che si allena. Nel corso dei secoli la dinamica staticità di queste sculture ha dato vita all’immagine di una realtà priva di turbamenti e colma di bellezza: la nostalgica contemplazione di questi corpi, dalle proporzioni perfette, ha contribuito a generare un immaginario estetico ripreso nel Rinascimento e nel Settecento, con l’ossessione per la perfezione anatomica. Ancora oggi le statue degli atleti sono considerate icona di un “bello” oggettivo. L’ammirazione verso il corpo nudo atletico, dalle proporzioni perfette, è quindi un valore senza tempo che si anima nel linguaggio comune: “un Adone”, “un atleta”, “un uomo dai muscoli scolpiti nel marmo” richiamano alla mente una bellezza d’impronta classica che non cessa di suscitare meraviglia.
I muscoli tesi e dinamici dei Discoboli e dei numerosi torsi virili, come l’Atleta tipo Monteverdi, il cosiddetto Torso Valentini, il noto Efebo tipo Westmacott, conservano la purezza delle forme nonostante lo stato di conservazione, spesso estremamente lacunoso. Allo stesso modo le teste di efebo e dei vari atleti esprimono la loro nobile fierezza lasciando all’immaginazione il resto della loro essenza.
Cd. Torso Valentini
Marmo Tasio
100 d.C. ca.
H 110 cm
Acquisto mercato antiquario di Napoli
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Primo, Sala V
inv. 20002864
Atleta tipo Monteverdi
Marmo Pentelico
età claudia (41-54 d.C.)
H 130 cm
Provenienza ignota, dalla collezione Monteverdi
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Primo, Sala V
inv. 75219
Efebo tipo Westmacott
Marmo greco insulare
età giulio-claudia (27 a.C.-68 d.C.)
H 77 cm
Provenienza ignota
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Primo, Sala VI
inv. 568646
Testa di efebo
Marmo tasio
100 d.C. ca.
H 27 cm
Roma, lungo la via Latina in località Roma Vecchia
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Primo, Sala VI
inv. 103086
Testa di atleta
Marmo pentelico
età giulio-claudia (27 a.C.-68 d.C.)
H 21 cm
Provenienza ignota
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Primo, Sala VI
inv. 579
Testa di atleta tipo Berlino-Terme
Marmo
Prima metà I secolo d.C.
H 26,5 cm
Roma, forse dal Tevere
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Primo, Sala VI
inv. 1245
Testa di atleta
Marmo lunense
età antonina (98-180 d.C.)
H 32 cm
Roma, Piazza Nicosia
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Primo, Sala VI
inv. 135967
Testa di efebo
Marmo
età adrianea (117-138 d.C.)
H 23,5 cm
Provenienza ignota
Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Piano Primo, Sala VI
inv. 583