21 Novembre 2023 - 21 Aprile 2024

Luminița Țăranu | Columna mutãtio – LA SPIRALE


Terme di Diocleziano Via Enrico de Nicola, 78
Roma, 00185 Italia
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Un’installazione monumentale di arte contemporanea ispirata alla Colonna Traiana interpreta la “mutazione” di significato voluta dalla storia.
Un video di presentazione dell’opera, a cura dell’artista, a questo link.

Evento collaterale alla mostra DACIA. L’ultima frontiera della Romanità

“Columna mutãtio – LA SPIRALE” è un’installazione monumentale di arte contemporanea, ideata dall’artista Luminiţa Țăranu, ispirata alla Colonna di Traiano.
Parte artistica contemporanea della grande mostra di archeologia “DACIA. L’ultima frontiera della romanità”, organizzata dal Museo Nazionale Romano con il MNIR di Bucarest e in corso nella sede di Terme di Diocleziano dal 21 novembre 2023 al 21 aprile 2024, promossa dal Ministero della Cultura, dalla Direzione Generale Musei, dal Museo Nazionale Romano e dall’Ambasciata di Romania in Italia, l’opera è esposta nel Chiostro piccolo della Certosa di Santa Maria degli Angeli.
Il messaggio che l’artista intende trasmettere è la “mutazione” di significato che avviene nel volgersi della storia, considerando l’opera come un sentito omaggio alla memoria di quel passato rivissuto nel presente, nel dialogo tra il valore storico, artistico e archeologico della Colonna Traiana e il nostro mondo contemporaneo. Nata per celebrare la conquista della Dacia da parte dei Romani, la Colonna Traiana è diventata nel tempo il simbolo
dell’inscindibile legame storico tra l’Italia e la Romania; se nel passato evocava le due guerre portate dall’Imperatore Traiano contro Decebalo, Re dei Daci, oggi il capolavoro romano è anche testimonianza visiva con implicazioni identitarie nella formazione del popolo romeno e simbolo dei rapporti di amicizia e collaborazione tra i due paesi, acquisendo per questo una forte valenza multiculturale.

La sua interpretazione trae ispirazione dalla dinamica compositiva di Apollodoro di Damasco – il progettista della Colonna Traiana, dal contenuto narrativo veridico del suo fregio, dai suoi calchi e soprattutto dal mondo Romano, dal mondo dei daci e dalla spiritualità del mondo predacico, rispondendo in chiave contemporanea al contenuto della grande mostra archeologica dedicata alla Dacia.

La chiave della sua lettura sulla Colonna di Traiano, che l’ha portata al concetto di Columna mutãtio quale conclusione contemporanea, riguarda la perdita nel tempo della funzione originaria del monumento di omaggiare l’Imperatore Traiano attraverso la più importante delle sue conquiste – la Dacia, e quella di monumento funerario. Oggi il capolavoro di arte e architettura è fonte di informazioni storiche, come un reperto archeologico conservato e custodito in un museo, che permette di indagare il nostro passato ma anche di ricostruire attraverso l’immaginazione, scenari futuri. Da cui l’impostazione orizzontale dell’installazione “Columna mutătio – LA SPIRALE” che non allude un “ribaltamento” fisico o virtuale del monumento di grande potenza fisica ed evocativa, ma lo interpreta come oggetto musealizzato, metafora del concetto secondo il quale la storia scorre in orizzontale.

Completamente in alluminio, l’opera è composta da un nastro largo 90 cm (circa 3 piedi romani) e lungo 34,05 m e si sviluppa su una lunghezza di circa 12,50 m, con un diametro di 1,40 m. Il rapporto proporzionale tra l’installazione e il monumento romano è di 1/3. Invece il rapporto di “fisicità” con il suo “peso” materico è informale, creando un’opera “leggera” ispirata anche all’essenzialità dei calchi della Colonna Traiana.
L’artista ripropone il concetto di serialità, già presente nell’arte rappresentativa Romana, concetto presente anche nell’arte moderna e contemporanea, raggiungendo questa espressione attraverso la ripetizione ritmica delle icone protagoniste e scegliendo come tecnica la pittura serigrafica a strati, attraverso la stampa serigrafica a mano, sia per la parte interna che per la parte esterna dell’installazione; tecnica che le ha permesso, oltre la
stesura definita del disegno, di creare l’effetto di impronta dovuto allo spessore materico dei colori acrilici/vinilici, come tracce di un’immagine sospesa nel tempo.